L’esistenza delle miniere nell’isola è stata spesso incerta, ma ha portato splendore e benessere, rappresentando la maggiore forza economica sarda.
La grande attività industriale e mineraria si concluse intorno agli anni ’70 del XX secolo quando gli imprenditori abbandonarono le miniere e i vari progetti di sviluppo perché il mercato era cambiato in modo notevole e la produzione di piombo, zinco e carbone diminuì visibilmente, sino ad esaurirsi del tutto alla fine del secolo scorso.
Ora le miniere rappresentano un grande patrimonio storico, ambientale e architettonico costituito da vecchi e interessanti edifici, da macchinari risalenti tutti al XIX secolo, talvolta ancora funzionanti e da panorami unici e suggestivi racchiusi in uno scorcio di preziosa e selvaggia natura, che valorizzano l’aspetto culturale, sociale, turistico ed economico di tutta la zona. Per questi motivi le miniere del Sulcis Iglesiente sono considerate uniche in tutta Europa.
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