Carloforte è situata sulla costa orientale dell’isola di S. Pietro e presenta caratteristiche peculiari rispetto a tutti gli altri centri della Sardegna, sia per il paesaggio, sia per le origini che per la storia. Sorta a 10 m s.l.m, la cittadina conta 6.630 abitanti circa su una superficie di 54,24 kmq ed è raggiungibile col traghetto, che prevede 30 minuti di navigazione da Calasetta e 40 da Portovesme.
Il nome dell’isola, dalla particolare forma trapezoidale, deriverebbe dalla sosta che l’apostolo Pietro fu costretto a fare a causa di una tempesta, mentre dall’Africa si dirigeva a Roma.
L’origine ligure e tabarchina degli abitanti di Carloforte influenza la lingua, o meglio il dialetto, gli usi, i costumi, le occupazioni, l’architettura e l’urbanistica: la città fu fondata nel 1738 dagli esuli dell’isola di Tabarca, originari di Genova, che erano dediti alla pesca del tonno e del corallo.
Alla fine del ‘700 la città subì 2 invasioni: la prima, sotto l’iniziativa dei francesi, non provocò alcun danno, mentre la seconda, da parte dei pirati, prese in ostaggio 800 persone, che vennero liberate solo dopo alcuni anni grazie al re Carlo Emanuele IV. Nella seconda metà dell’800 Carloforte conobbe un grande sviluppo, soprattutto economico; oggi la sua maggiore fonte di richezza è rappresentata dal turismo.
L’ambiente è molto vario e spettacolare: l'isola di S. Pietro ospita particolari specie botaniche protette, tra le quali spiccano il pino, il ginepro, il mirto, il rosmarino, la palma nana e le orchidee. Anche la fauna è ricca di specie protette, soprattutto il falco della regina, che è anche il simbolo dell’isola, ed il gabbiano corso. L’interno è un intervallarsi di pinete, vigneti, suggestivi sentieri immersi nel verde.
Nel verde si distinguono una miriade di bianche abitazioni: qui si nota l’esclusivo carattere architettonico, differente rispetto agli altri centri della Sardegna, soprattutto per la sua integrità. Bellissime le facciate dei palazzotti settecenteschi e ottocenteschi, ombreggiati da alte palme. Il cuore della città è il viale, al centro del quale vi è la statua di Carlo Emanuele II, il sovrano che aveva permesso la fondazione della città.
Le coste sono prevalentemente rocciose, imponenti faraglioni di origine vulcanica circondano soprattutto la parte occidentale, a tratti è possibile trovare qualche piccola insenatura di spiaggia biancheggiante. Il mare, incantevole, ricco di colori e sfumature, è stato da sempre la ricchezza dei Carolini, perché da esso hanno acquisito risorse e cultura, divenendo naviganti, abili pescatori e bravissimi costruttori di barche.
Molto importante è la festa in onore di S. Pietro, che si festeggia il 29 giugno: prevede manifestazioni civili e religiose e una suggestiva processione di barche a mare. Altre festività importanti sono la festa della Madonna dello Schiavo, che si festeggia il 15 novembre e la festa di S. Giovanni Battista, il 24 giugno.
La cucina è molto varia, racchiude i gusti liguri e arabi e raggiunge una sintesi inimitabile di sapori e genuinità: fra le tante specialità vi primeggiano la pasta fatta in casa, il pesce con la cassola e il tonno. Ma anche la capponata, il pesto, le gallette marinare condite con pomodoro, olio e basilico, la farinata di ceci e il cus-cus, che deriva dalla cucina araba. I dolci tipici sono i cavagnetti, i canestrelli e i panetti di fichi.
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