Comune: Fluminimaggiore
Regione: Fluminese
Estrazioni minerali principali: piombo, zinco e fluoro
Altimetria media: 120 metri
Proprietà: pubblica
Origine del nome: prende questo nome per la presenza di materiali sulfurei.
Itinerario: si trova a pochi metri di distanza dalla strada statale 126 che collega Iglesias con Fluminimaggiore. Per arrivare ai ruderi della laveria e ai vari uffici della vecchia miniera si percorre quasi per intero la SS 126, superando sia l’incrocio sulla sinistra che consente di raggiungere le grotte di Su Mannau sia quello sulla destra che, attraverso un piccolo ponte, immette in una strada sterrata che dopo circa 8 km conduce alla miniera di Gutturu Pala e alla fonte di Pubusinu, dove è anche possibile ammirare i ruderi dell’antica miniera di Terras Nieddas. Superato l’incrocio di Pubusinu e proseguendo lungo la SS 126, la miniera di Su Zurfuru risulta a qualche centinaio di metri sulla destra, ben visibile dalla strada principale e raggiungibile attraversando un piccolo ponte. Gli edifici della miniera sono attualmente in fase di recupero perciò l’accesso all’area è interdetto fino alla conclusione dei lavori.
Il villaggio minerario: Questo angolo è ben conservato e molto interessante. Il villaggio minerario è costituito dalle strutture della vecchia laveria, che si trovano in una vasta area ricoperta da una fitta vegetazione e ospitano ancora oggi all’interno un possente compressore, una forgia e una cabina elettrica. Si osservano con meraviglia i bassi caseggiati adibiti ad uffici e le abitazioni degli ex impiegati, seminascoste da una rigogliosa e antica foresta.
Il percorso storico della miniera: intorno al 1850, alcuni esploratori, analizzarono la regione più interna del Salto Gessa e trovarono una località molto interessante dal punto di vista estrattivo costituita da diversi filoni di minerali di piombo. Questa zona, che all’epoca si chiamava Giovanni Longu, assunse col tempo la denominazione di Su Zulfuru per la ricca presenza di materiali sulfurei come lo zolfo (= zurfuru).
Nel 1889 la miniera ottenne la concessione di un efficiente laveria gravimetrica. All’epoca il giacimento minerario era nelle mani della The Victoria Mimino, ma presto le gallerie passarono sotto il controllo della Pertusola, che rimodernò gli impianti e il sottosuolo, tant’è che l’attività estrattiva conobbe un’importante crescita.
Purtroppo il 23 novembre 1923 accadde un terribile incidente, causato da una devastante frana di materiale argilloso, che provocò la morte di due operai addetti ai lavori di miniera. Un altro aspetto negativo era costituito dall’inquinamento che l’estrazione mineraria provocava al territorio circostante e ai vicini ruscelli.
L’attività estrattiva proseguì sino al 1965 circa, seguì poi una profonda crisi della Pertusola, che portò il passaggio della cava alla Piombo Zincifera Sarda. Qualche anno più tardi vennero abbandonati alcuni impianti altri invece vennero concessi alla Gutturu Pala.
Il complesso archeologico e industriale di Su Zurfuru si trova in un interessante via di comunicazione e grazie all’ambiente circostante costituisce un angolo davvero spettacolare, quasi pittoresco.Grazie ai finanziamenti del Parco Geo Minerario la miniera è attualmente in fase di recupero.
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