Situato in pianura a Sud del rio Cixerri, conta 3.835 abitanti sparsi su una superficie di 91,43 kmq. Si trova a 126 m s.l.m. Il territorio offre notevole interesse geologico e ambientale, caratterizzato da numerosi calcari e da una fitta vegetazione di macchia mediterranea.
Il suo nome significa paese dei massai, infatti Villa = paese, Massargia = masseria, dei massai.
La tipologia tradizionale del centro abitato è legata all’economia agricola, le case antiche infatti sono costruite prevalentemente in mattoni e fango.
La presenza dell’uomo nel territorio risale al VI-V millennio a.C., infatti sono stati rivenuti reperti funerari del Neolitico Antico. Si trovano, nei rilievi montani, circondati da una fitta vegetazione, numerosi nuraghi. È stato rinvenuto anche vasellame di età fenicio-punica. Nel periodo romano il paese ha avuto un ruolo importante perché si trovava praticamente a metà strada tra Karales (Cagliari) e Sulci (Sant’Antioco). Nel Medioevo si costituirono numerosi villaggi, alcuni dei quali contavano una grande quantità di abitanti, il più importante di questi era Astia che ne contava 700. Nel 1300 il paese era il più popoloso e importante del Sulcis, apparteneva al Giudicato di Cagliari nella curatoria del Cixerri, o Sigerro. Divenne capoluogo della curatoria con 30 paesi sotto la sua competenza. Fra il 1295 e il 1302 Pisa si impossessò del Cixerri e dei paesi vicini, Villamassargia divenne in poco tempo uno dei centri più importanti del Sigerro con prosperosi traffici minerari. Nel 1324 la villa e il castello di Gioiosa Guarda, costruito dai pisani, caddero nelle mani degli Aragonesi. L’economia stabile del paese sfruttava soprattutto l’agricoltura e l’allevamento.
Risale al 1300 la chiesa di S. Ranieri, oggi dedicata alla Madonna del Pilar, in stile tardo romanico. Molto bella la Parrocchia, dedicata alla Madonna delle Nevi, costruita sicuramente in tre tempi, iniziata all’inizio del 1200 e stata ultimata nel XVI secolo. Il castello di Gioiosa Guardia si trova sulla cima di un monte vulcanico, attualmente restano pochi ruderi. Un tempo proteggeva il paese e le vie d’accesso delle miniere, ed era in stretta relazione col Castello dell’Acquafredda di Siliqua e con Iglesias. Molto interessante la miniera di Orbai, circondata da fitti boschi.
A Villamassargia ogni mese si organizzano importanti manifestazioni culturali, sportive e artistiche, infatti si programmano rassegne, mostre, sagre, feste e tornei. Tra le tradizioni popolari la più importante è la manifestazione religiosa in onore della Madonna del Pilar che si celebra a settembre e prevede vari spettacoli popolari.
Villamassargia è famosa per l’artigianato artistico della tessitura che produce soprattutto tappetti e tende. Importante anche la produzione di cestini in vimini.
La cucina locale è molto varie, offre ottime specialità a base di carne come l’agnello e il porchetto. Molto buoni i dolci, soprattutto amaretti e pardulas.
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