Sorge in una splendida posizione sulla costa orientale della Sardegna, nell’isola di Sant’Antioco, occupando gran parte del territorio. Conta 12.000 abitanti circa su una superficie comunale di 74 kmq, mentre la superficie dell’isola è di circa 108 kmq. Si trova a 10 m s.l.m. e comprende la frazione di Maladroxia.
Il territorio è ricco di curiosità storiche, archeologiche ed ambientali. Molto suggestiva la parrocchiale di Sant’Antioco, con elementi bizantini e romanici, costruita dai monaci Vittorini di Marsiglia nel 1102. Sotto la chiesa si trovano interessanti catacombe precristiane di origine punica. Vi è anche un’importante area archeologica, con notevoli reperti punici e romani, soprattutto la necropoli punica, gioielli risalenti al periodo punico e romano, un edificio porticato romano-punico e il famoso tophet, si tratta di un luogo sacro che veniva utilizzato per eseguire le pratiche religiose puniche, si svolgevano soprattutto sacrifici umani e animali.
Splendide coste e mare cristallino caratterizzano l’isola, la più grande del Sulcis.
Il centro abitato ha una struttura urbana molto ampia, la parte più antica è caratterizzata da alte abitazioni molto regolari che si sviluppano verso il mare e si ripartono in livelli verso la chiesa. La cittadina risale al IX secolo a.C. quando fu fondata dai fenici col nome di Sulci. Nel 238 a.C. fu conquistata dai romani. Ricoprì nel I secolo d.C. un ruolo egemone soprattutto per quanto riguarda il commercio marittimo, diventando un’importante base commerciale. Divenne municipio e i suoi abitanti furono associati alla tribù Quirina. Di questo periodo rimangono anche importanti testimonianze. In epoca giudicale Sulci apparteneva al Giudicato di Cagliari ed era capoluogo della curatoria di Sulcis appunto. Nel 1108 Mariano Torchitorio II, giudice di Cagliari, occupò l’isola per poco tempo. La cittadina venne poi saccheggiata ripetutamente dai Saraceni, colpendola tanto profondamente che la sua potenza andava decadendo. Venne abbandonata anche dagli abitanti e dal vescovo. Nel XVIII secolo la cittadina riacquisì splendore e prosperità. Sul finire del ‘700 fu occupata dall’ammiraglio Truguet.
Attualmente la moderna cittadina occupa l’antica colonia fondata dai fenici.
Tra le manifestazioni religiose è molto importante la festa in onore del patrono S. Antioco che si celebra 15 giorni dopo Pasqua. Prevede riti religiosi e una lunga sfilata di costumi tradizionali del Sulcis. Importante l’organizzazione del teatro estivo che prevede esibizioni teatrali sarde. L’estate è animata da complessi musicali, manifestazioni folcloristiche e gastronomiche.
Ancora molto attivo è l’artigianato locale, emerge soprattutto per la confezione di tessuti secondo la tradizione sulcitana.
La gastronomia è molto ricca, offre gustose specialità di pesce freschissimo, arrosti di carne e salsicce. Tra i primi piatti prevalgono i ravioli di ricotta, è molto gustoso il pane, ottimo il vino.
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