La paga e il rapporto lavoratori dirigenti |
La paga:
Il giorno di paga rappresentava per tutti i minatori un momento di festa. Nelle varie miniere del Sulcis Iglesiente la paga avveniva in giorni e modi differenti e cambiava anche secondo le condizioni di vita, ad esempio i minatori celibi ricevevano una retribuzione maggiore rispetto a coloro che avevano una famiglia a carico, in questo caso, infatti, parte del compenso veniva trattenuto per pagare l’alloggio e la cantina.
Nelle grandi miniere non vi erano ritardi nei pagamenti e le trattenute non ricoprivano un problema, mentre in quelle minori i minatori venivano sfruttati, la paga arrivava sempre in ritardo e con trattenute ingiuste, in più non potevano protestare con la direzione.
Con le lotte dei minatori, le paghe presero maggiore correttezza e assunsero maggior valore con l’abolizione dell’obbligo all’acquisto delle cantine. Le paghe subirono poi delle variazioni legate all’andamento delle miniere, ma costituirono una fonte di reddito sicura.
I rapporti tra i lavoratorie i dirigenti:
Sino agli anni Sessanta del secolo scorso, i rapporti tra lavoratori e dirigenti sono stati negativi per via dell’organizzazione molto gerarchica delle miniere.
Nei villaggi, ma anche nei centri maggiori, i dirigenti, al servizio dei direttori, avevano tantissimi privilegi e seguivano con attenzione il lavoro svolto dai minatori. Spesso nei confronti di questi ultimi partivano severi rimproveri, minacce e aggressioni, quindi vi erano rapporti molto tesi, anche perché i dirigenti non capivano le fatiche dei minatori e pensavano solamente a far bella figura coi direttori.
|