Comune di Carbonia la cittą del Carbone |
Il Comune di Carbonia, capoluogo insieme ad Iglesias della nuova provincia di Carbonia-Iglesias, sorge nel Sulcis, conta 32.644 abitanti distribuiti su un territorio di 145,63 kmq. Si trova a 111 m s.l.m. e comprende 7 frazioni: Bacu Abis, Barbusi, Corongiu, Cortoghiana, Flumentepido, Serbariu e Sirri.
Il sottosuolo si presenta molto fertile e ricco di minerali, infatti Carbonia deve il suo nome e la sua origine al carbone, scoperto nel 1930 dalla politica autarchica del fascismo che voleva incrementare lo sfruttamento del sottosuolo con lo scopo di ricavarne materie prime. Nel 1936 venne individuato un bacino, il Sirai-Serbariu, con un’intensa attività di pozzi minerari che suggerisce la costruzione di una nuova città, così Mussolini, il 18 Dicembre del 1938, inaugura Carbonia.
Sino al 1947 la città visse un periodo di intensa crescita economica e sociale, divenne la capitale nazionale del carbone, la terza città della Sardegna dopo Cagliari e Sassari. Intanto la popolazione cresceva rapidamente sino a toccare il suo picco massimo nel 1971: l ’aumento della popolazione accentuò la crisi del carbone sardo, della città di Carbonia e di tutto il Sulcis.
La struttura della città rappresenta il più importante esempio di centro minerario pianificato d’Italia; il suo centro direzionale e operativo è costituito da chiesa-municipio-torre-dopolavoro-albergo-teatro. A partire da questo settore centrale si diffondono con regolare sequenza i vari edifici e quartieri, un tempo destinati ai minatori e alle loro famiglie.
Nell’area è stato localizzato Su Carroppu-Sirri, una sorta di riparo sotto roccia, dove sono stati rinvenuti alcuni fra i più antichi manufatti del periodo Neolitico, risalenti al VII millennio a.C.; numerose sono le tracce archeologiche risalenti al periodo prenuragico, nuragico e a quello romano. Il centro archeologico più importante è costituito dalla fortezza punica di Monte Sirai, posta in un punto strategico di notevole importanza che collega tre vie naturali: una porta verso il mare, precisamente a S. Antioco (l’antica Sulci), un’altra porta alla zona mineraria dell’Iglesiente, mentre la terza, attraverso la vallata del Cixerri, conduce al Campidano e a Cagliari.
Una festa molto importante a Carbonia è il Carnevale, per questa occasione vengono organizzati balli, maschere e carri allegorici che sfilano per le vie del centro. D’estate, nella seconda quindicina di luglio, si festeggiano il patrono S. Ponziano e Santa Barbara, patrona dei minatori. La città organizza manifestazioni etnografiche: la sagra della lumaca e la sagra delle fave. Importante la celebrazione della Pasqua.
La gastronomia sulcitana si rifà soprattutto alla dieta mediterranea, una cucina ricca di sapori forti e fragranze inimitabili. Tra le altre specialità sono molto gustose le zuppe di brodo di carne e il tonno, che viene cucinato in diversi modi. Il dolce più famoso della zona è il sanguinaccio, gli altri dolci tipici sono le zeppole, is pardulas e is papassinas.
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